In uno scenario magnifico, vicino all’Arco della Pace, luogo iconico di Milano, Il presidente del CUS Catania Luigi Mazzone, membro del Comitato Organizzatore e delegato ai progetti dell’area sociale e medica dei Mondiali di scherma, ha presentato la mission del progetto “AITA”, Fencing for autism.
Nato oltre vent’anni fa, su un modello sviluppato inizialmente proprio al Cus Catania e poi diffuso in tutta Italia, il progetto AITA vede lo sport come un pilastro fondamentale per l’integrazione e l’inclusione delle persone con disabilità. L’Accademia di scherma “LIA”, fondata nel 2015, è un perfetto esempio di questa filosofia: utilizza la disciplina olimpica come strumento per coinvolgere e portare in pedana i ragazzi affetti da disturbo dello spettro autistico.
Nell’etimologia della parola “scherma” si trova il significato più nobile della disciplina: proteggere, difendere. E proprio utilizzando questo splendido sport, vogliamo difendere i diritti dei nostri ragazzi e donare loro una vita migliore.
Iacopo D’Antonio, atleta dell’Accademia Scherma LIA ha dato il senso del progetto parlando così dal palco: “Una cosa che la scherma mi ha dato è una vita sociale e tanti amici, avversari in pedana fratelli fuori. Ho avuto anche l’opportunità di vedere le olimpiadi di Rio e di assistere a questo bellissimo mondiale, conoscendo così atleti e persone di tutto il mondo”. GUARDA IL VIDEO
Dopo le dichiarazione di Iacopo, Luigi Mazzone, commenta così: “Oltre le medaglie, gli inni nazionali e l’intenso l’agonismo, se la scherma è anche questo, penso che abbiamo vinto tutti.”