Importanti ostacolisti e velocisti della Federazione nazionale di Atletica leggera hanno scelto Catania ed in particolare le strutture del Cus per allenarsi in vista dei prossimi appuntamenti sportivi. Fra questi spiccano i nomi di due atleti olimpionici, Alessandro Sibilio (finalista nei 400 metri ostacoli alle olimpiadi di Tokyo 2021) e Josè Bencosme (semifinalista nei 400 metri ostacoli alle olimpiadi di Londra 2012).
«Siamo a Catania – ha detto Alessandro Sibilio – perché vogliamo preparare una grande stagione 2023. Eravamo già stati qui l’anno scorso ed è per questo che abbiamo deciso di tornare per poter usufruire delle grandi strutture del Cus Catania. Dalla palestra molto attrezzata alla pista di atletica, ci sono le condizioni ideali per allenarsi. Ho visto anche una buona mentalità con tanti ragazzi che si allenano, il che per me, è molto spronante».
Insieme a Sibilio è presente anche il suo allenatore Gianpaolo Ciappa, tecnico federale di grande esperienza che ha ringraziato il presidente del Cus Catania Luigi Mazzone e il responsabile della sezione Atletica Leggera del Cus, Nuccio Leonardi, per l’ospitalità.
«Io ero già stato qui nel 2011 – ha detto Josè Bencosme – l’anno nel quale ho preparato le olimpiadi di Londra 2012, e devo dire che ha portato molto bene quindi sono contento di essere a Catania e di potermi allenare qui. Dalla temperatura mite che si respira in città, alle spaziose e attrezzate strutture del Cus Catania, abbiamo tutto ciò che serve per prepararci al meglio in vista dei campionati del mondo di Budapest, dove vogliamo essere presenti e fare bene».
IL PROF. FILIPPO DI MULO, PROMOTORE DELL’INIZIATIVA
Promotore di questa iniziativa è stato il prof. Filippo Di Mulo, tecnico del Cus Catania e responsabile del settore velocità della nazionale di Atletica leggera.
«Per noi – ha commentato Di Mulo – è sempre un piacere ospitare atleti di vertice come Alessandro Sibilio e Josè Bencosme che hanno scelto Catania per fare un periodo di lavoro sfruttando le nostre approfittano anche nostro clima. Siamo contenti perché è un momento di crescita per noi del Cus. Vedere atleti di così alto livello ci dà spunti e stimoli nuovi, ma anche per loro perché il confronto aiuta ad accrescere il proprio bagaglio di esperienze».