Pasti luculliani e conseguenti sensi di colpa. Questo il refrain della festività natalizie che puntualmente affligge milioni di italiani. Puntuali, al contempo, sono anche i buoni propositi in corrispondenza della conclusione delle feste. Ma da dove iniziare? Quali strade intraprendere per rimettersi in forma?  Questo ed altro nel colloquio col Dott. Enrico Piazza, Laureato in Dietistica con focus sulla gestione del paziente e sull’alimentazione sportiva. Il Dott. Piazza è anche personal trainer certificato ed atleta di crossfit nonché Responsabile del servizio “Nutrizione & Dietologia” approntato dal CUS Catania per i propri tesserati.

Dottore qual è l’iter appropriato per tornare in forma?  Sappiamo che in molti hanno già deciso di mettersi a “dieta”

Il termine dieta significa “stile di vita” e come tale deve essere seguito. E’ semplice dire “seguite una dieta sana”. Ma cos’è sano? Sana a mio avviso è un’alimentazione che a lungo andare porti dei benefici quali prevenzione e regressione di molte patologie, benessere mentale e fisico, raggiungimento e mantenimento del nostro peso corporeo in modo naturale.

Possono essere utili a tal fine diete drastiche focalizzate sul breve termine?

Ritengo che i piani alimentari finalizzati alla perdita di peso in tempi brevissimi siano deleteri, in quanto non è possibile ripristinare il benessere psico-fisico nel giro di poche settimane. Paradossalmente si rischierebbe di produrre l’effetto opposto. La frustrazione dovuta al mancato raggiungimento degli obiettivi potrebbe addirittura portare il paziente ad un ulteriore incremento di peso e ad una perdita definitiva di motivazione.

Immagino alla luce delle considerazioni espresse che non veda di buon occhio l’assunzione di “pillole dimagranti” fini a se stesse?

Partiamo dal presupposto che ciascun corpo differisce da un altro e reagisce in maniera diversi ed in tempi diversi ai vari input. Non a caso c’è chi perde peso rapidamente, e chi in tempi più cospicui. Per cui è importante prefigurare un piano personalizzato per ogni paziente. In ogni percorso è però fondamentale puntare prevalentemente su cibi sani e non raffinati facendo leva solo in via sussidiaria all’integrazione, laddove necessario.

E cosa ne pensa dei “superfood”, alimenti sempre più alla ribalta mediatica per le straordinarie proprietà nutritive?

Indubbiamente hanno una comprovata importanza in termini nutrizionali. Pertanto ne consiglio l’assunzione in quanto rappresentano una fonte naturale d’approvvigionamento di nutrienti di cui il nostro organismo necessita.

E’ possibile cimentarsi in una “dieta” prescindendo dall’attività fisica?

Certamente. Ma il percorso sarebbe limitato sul piano qualitativo. L’attività aerobica ed anaerobica incide sul benessere psicofisico e consente un dimagrimento ed una tonificazione non solo più rapidi, ma anche migliori e duraturi.

Andiamo all’aspetto pratico. Come gestire efficacemente i postumi delle abbuffate natalizie?

Suggerirei di partire da 30 minuti quotidiani di attività ad alta intensità come ad esempio un circuito da sei esercizi a corpo libero oppure ancora una corsa con intensità variabile. Sul piano alimentare consiglierei l’assunzione di cereali integrali (farro, orzo, quinoa, grano saraceno ma anche un alimento sottovalutato quale la patata americana, che è in realtà è un tubero), legumi (due volte a settimana) ed il pesce azzurro in via preferenziale sulla carne rossa ma anche sulla carne bianca. Mi preme, infine, sottolineare che è necessario puntare in primis sulla costanza. Piccoli step quotidiani portano a grandi risultati nel medio termine, soprattutto se si è affiancati da un professionista del settore.